Ora gli do due briscole

Briscolare qualcuno non è mai una cosa bella, però ci sono delle persone che se lo meritano in modo particolare. Vediamo di capire meglio in quali occasioni è opportuno usare le mani. Questi sono i primi dieci numeri naturali, escluso lo zero, che è superiore a tutti, e proprio per questo non si offenderà se l'ho escluso da questa trattazione di bassa lega:

12345678910

Supponiamo che a questi dieci numeri debbano essere associati altri numeri, o dei simboli. Vi propongo alcune soluzioni:

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12345678910
10987654321
ABCDEFGHIJ
·----··---···--····-·····-····--···---··----·
A234567JQK
110100000234
88106874833
  1. Nella prima riga si ha un'associazione molto primitiva, dove vengono associati un insieme alla sua cardinalità. Anche se non facevano certamente uso di questo linguaggio rigoroso, e probabilmente associavano insiemi con altri insiemi equivalenti, persino gli uomini primitivi sarebbero in grado di comprendere questa rappresentazione.
  2. Nella seconda riga, invece, ad ogni numero viene associata la sua rappresentazione in base 10, così che il numero uno viene descritto da 1, il numero due da 2, e così via. Da secoli, questa è di gran lunga l'associazione più utilizzata nel mondo civile
  3. Nella terza riga, facciamo un po' gli alternativi: al numero x viene associato 10 - x + 1, così, invece di avere 1, 2, 3, ... si ha 10, 9, 8, .... Si tratta di un modo originale per associare due simboli, ma tutti siamo in grado di capire al volo come funziona.
  4. La quarta riga inizia a complicare le cose, ma non ancora in maniera eccessiva: in fin dei conti, si tratta di associare le prime dieci lettere dell'alfabeto latino moderno ai primi dieci numeri naturali. Insomma, di nuovo niente che non possa essere appreso con un po' di pratica, e che tutti sanno sicuramente fare (si pensi a quando si ricercano termini in ordine alfabetico)
  5. La quinta riga è molto carina a vedersi, un po' strana, a dire il vero, ma facile da ricordare, una volta capito il senso; e forse è per questo che Samuel Morse l'ha scelta per la famosa codifica a cui ha dato il nome.
  6. La sesta riga inizia a perdere la connessione con la realtà, ma, se la si guarda bene, è solo un modo molto bizzarro di rimpiazzare alcuni simboli. Di nuovo, con un po' di pratica, tutti siamo in grado di lavorare con questo nuovo "alfabeto" (si pensi a quando si gioca ad un qualunque gioco di carte)
  7. La settima riga sfugge invece ad ogni forma di controllo umano: per quanto possiate impegnarvi a trovare un senso a quella sequenza, quelli saranno sempre dieci numeri messi a caso. Dieci numeri messi a caso con i quali qualche genio (sicuramente incompreso) ha avuto la fenomenale idea di creare un gioco di carte, detto briscola.
  8. L'ottava e ultima riga, infine, mostra di nuovo dieci numeri a caso, stavolta presi da random.org, che non hanno alcun significato, e per i quali nessuno ha ancora inventato un gioco; pertanto, chiunque se ne vada in giro usando questa sequenza casuale (invece della precedente sequenza casuale) sarà ritenuto pazzo (invece di un semplice giocatore di briscola).

Ora ditemi voi se quello che ha inventato la briscola, avendo a disposizione dieci carte numerate con un ordine logico, non merita di essere briscolato.